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Un moderato consumo di alcol non altera la funzione cognitiva, e riduce il rischio di declino cognitivo


Lunedì 2 Maggio 2005

Gli effetti indesiderati dell’eccessiva assunzione di alcol sulla funzione cognitiva sono noti, mentre l’effetto di un moderato consumo di alcol non è ben definito.

Tra il 1995 ed il 2001 è stata valutata la funzione cognitiva di12.480 partecipanti al Nurses’ Health Study di età compresa tra i 70 e gli 80 anni, ed una rivalutazione è stata fatta 2 anni più tardi su 11.102 donne.

I moderati bevitori ( coloro che consumavano meno di 15.0g di alcol/die, circa 1 bicchiere ) hanno riportato punteggi cognitivi medi migliori rispetto ai non bevitori.

Tra i bevitori moderati, rispetto ai non bevitori, il rischio relativo di alterazione cognitiva è stato di 0.77 ai test cognitivi generali e di 0.81 sulla base del punteggio cognitivo globale, combinando i risultati di tutti i test.

Il rischio relativo di un sostanziale declino nella performance in un periodo di 2 anni è stato 0.85 tra i bevitori moderati rispetto ai non bevitori.

Non è stata riscontrata una correlazione significativa tra i forti bevitori ( 15-30g/die ) ed il rischio di alterazione cognitiva o di declino.

Non sono state osservate significative differenze nei rischi in base al tipo di bevanda ( vino o birra ) e non è stata rilevata alcuna interazione con il genotipo dell’apolipoproteina E.

I dati indicano che, nelle donne, bere fino ad 1 bicchiere al giorno non altera la funzione cognitiva, e può ridurre il rischio di declino cognitivo. ( Xagena )

Fonte: N Engl J Med 

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