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Progressione dell'aterosclerosi subclinica nei pazienti con lupus eritematoso sistemico ad esordio giovanile


Martedì 15 Marzo 2011 - L’obiettivo di uno studio è stato quello di caratterizzare i fattori di rischio aterosclerotico nella progressione dell'aterosclerosi subclinica nei pazienti con lupus eritematoso sistemico ad esordio giovanile.

Lo studio longitudinale ha riguardato 76 pazienti con lupus eritematoso sistemico ad esordio giovanile.

Le arterie carotidi sono state valutate, al basale, mediante ecografia e alle visite di follow-up ad intervalli di 6 mesi nel periodo di studio di 6 anni. Sono stati valutati i parametri clinici e di laboratorio, il decorso della malattia, il trattamento e i fattori di rischio tradizionali per l'aterosclerosi.

L'età media dei pazienti al basale era di 15.01 anni e la durata media della malattia è stata di 2.65 anni.

La durata media del periodo di follow-up è stata pari a 3.74 anni.

La media dello spessore intima-media delle arterie carotidi comuni differiva significativamente tra il paziente e i gruppi controllo ( n=38 ) ( 0.63 mm contro 0.54 mm, p<0.001 ).

La presenza di linfopenia alla diagnosi e al basale e i maggiori livelli di creatinina sierica e di proteina C-reattiva al basale sono risultati positivamente associati alla progressione dello spessore intima-media della carotide, rispettivamente ( p=0.006, p=0.043, p=0.037 e p=0.049 ).

All’analisi multivariata, solo la linfopenia al basale e al momento della diagnosi erano sempre associate alla progressione dello spessore intima-media della carotide ( p=0.012 e p=0.045, rispettivamente ).

In conclusione, nei pazienti con lupus eritematoso ad esordio giovanile, sono stati identificati alcuni fattori di rischio non tradizionali per la progressione dell'aterosclerosi subclinica.
La linfopenia è risultata l'unico fattore di rischio indipendente per la progressione dello spessore intima-media della carotide. ( Xagena Medicina )

Fonte: Arthritis Rheum, 2009

Link: LupusOnline.net

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