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BPCO: l'uso dei corticosteroidi inalatori associato a polmonite


Il Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza dell’EMA ( PRAC ) ha rivalutato il rischio noto di polmonite con i medicinali per via inalatoria contenenti corticosteroidi quando utilizzati per il trattamento della malattia polmonare cronica ostruttiva ( BPCO ).

La BPCO è una malattia a lungo termine dei polmoni in cui le vie aeree e gli alveoli diventano danneggiati o bloccati, causando difficoltà nella respirazione.
I corticosteroidi trovano ampio impiego nell'Unione Europea (UE) per il trattamento della BPCO e sono di solito assunti utilizzando un dispositivo inalatore.

La rivalutazione del PRAC conferma che i pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva trattati con corticosteroidi per inalazione sono ad aumentato rischio di polmonite; tuttavia l'opinione del Comitato è che i benefici dei corticosteroidi utilizzati per via inalatoria continuano a superare i rischi.

Il PRAC ha anche valutato se vi fossero differenze nel rischio di polmonite tra i diversi medicinali e non ha trovato prove conclusive; la polmonite rimane un effetto indesiderato comune a tutti i medicinali.

Non ci sono cambiamenti nelle modalità di utilizzo di questi farmaci; tuttavia, i medici e i pazienti con BPCO devono prestare attenzione ai segni e ai sintomi di polmonite nei pazienti poiché le manifestazioni cliniche della polmonite sono sovrapponibili a quelle dell’esacerbazione della malattia di base. ( Xagena )

Fonte: EMA, 2016

XagenaHeadlines2016


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