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Il Valproato associato ad una più alta incidenza di malformazioni e morte fetale


Mercoledì 4 Ottobre 2006 - I dati riguardanti l’outcome ( esito ) delle gravidanze in cui il feto è stato esposto ai farmaci antiepilettici non sono ancora definitivi.

L’obiettivo di uno studio coordinato da Kimford J. Meador dell’University of Florida è stato quello di determinare se l’outcome fetale variasse in funzione delle differenti esposizioni ai farmaci antiepilettici in utero.

Lo studio prospettico, osservazionale ancora in corso ha interessato 25 Centri negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna.
Le donne in gravidanza sono state arruolate dall’ottobre 1999 al febbraio 2004.

E’ stata valutata l’incidenza di gravi outcome avversi, tra cui le malformazioni congenite maggiori, associate ai farmaci antiepilettici, oppure la morte del feto.

L’analisi è stata compiuta su 333 coppie madre/bambino dopo esposizione alla Carbamazepina ( Tegretol; n = 110 ), Lamotrigina ( Lamictal; n = 98 ), Fenitoina ( Dintoina; n = 56 ), Valproato ( Depakin; n = 69 ).

Sono stati osservati gravi outcome avversi nell’8.2% delle pazienti che hanno assunto Carbamazepina, nell’1% con Lamotrigina, nel 10.7% con Fenitoina e nel 20.3% con Valproato.

I dati dello studio hanno indicato che la maggiore incidenza di gravi outcome avversi è stata riscontrata con il Valproato rispetto ad altri farmaci antiepilettici. ( Xagena )

Fonte: Neurology


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