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Benefici del passaggio da Tamoxifene ad Anastrozolo per le donne in postmenopausa con tumore mammario endocrino-responsivo e patologia endometriale indotta dal Tamoxifene


Lunedì 3 Aprile 2006 - I Ricercatori della Ludwig-Maximilians University di Monaco di Baviera, in Germania, hanno valutato l’effetto del passaggio dal trattamento con Tamoxifene ( Nolvadex ) ad Anastrozolo ( Arimidex ) nelle donne in postmenopausa con tumore alla mammella endocrino-responsivo e patologia endometriale benigna indotta da Tamoxifene.

Un totale di 226 donne in postmenopausa, che avevano ricevuto Tamoxifene 20mg/die come terapia adiuvante per un periodo compreso tra 12 e 48 mesi, ed avevano sviluppato anomalo sanguinamento vaginale e/o ispessimento endometriale asintomatico superiore a 10mm, sono state sottoposte ad isterectomia, e dilatazione e raschiamento ( D&C ).

Successivamente, 171 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a continuare il trattamento con Tamoxifene ( n = 88) o a passare ad Anastrozolo 1mg/die ( n = 83 ).

I pazienti sono stati sottoposti a monitoraggio per un massimo di 42 mesi mediante ultrasonografia transvaginale ad intervalli di 6 mesi.

Nel corso del periodo di trattamento non è stata osservata alcuna significativa differenza nelle recidive di sanguinamento vaginale tra i gruppi: Anastrozolo 4.8% versus Tamoxifene 10.2%.

Sei mesi dopo la randomizzazione, l’ispessimento endometriale medio per i pazienti che sono passati ad Anastrozolo si è ridotto in modo significativo rispetto a coloro che hanno continuato il trattamento con Tamoxifene ( p < 0.0001 ).

Un numero significativamente minore di pazienti trattati con Anastrozolo ( 4.8% ) ha richiesto la ripetizione dell’isterectomia e D&C rispetto a coloro che hanno ricevuto Tamoxifene ( 33% ) ( p < 0.0001 ).

In tutti e 4 i casi di Anastrozolo, sottoposti a ripetizione dell’isterectomia e D&C, è stata riscontrata atrofia endometriale, mentre nel gruppo Tamoxifene sono stati individuati 14 casi di polipi, 8 di iperplasia e 7 di atrofia.

Secondo gli Autori, il passaggio dal trattamento con Tamoxifene a quello con Anastrozolo riduce in modo significativo la necessità di una seconda isterectomia e D&C dovuta a recidive di sanguinamento vaginale o ispessimento dell’endometrio nelle pazienti in postmenopausa con carcinoma mammario e anomalie endometriali indotte dal Tamoxifene. ( Xagena )

Fonte: Clin Cancer Res


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