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L’antinfiammatorio Rofecoxib è associato ad un aumento del rischio di ipertensione


Venerdì 29 Ottobre 2004

Uno studio compiuto da Ricercatori del Brigham and Women’s Hospital dell’Harvard Medical School di Boston hanno valutato se gli inibitori specifici per la cicloossigenasi 2 ( COX-2 )fossero associati ad un aumento dei valori pressori.

E’ stato esaminato il rischio di ipertensione di nuova insorgenza su 17.844 individui di età superiore ai 65 anni.

Nel corso del 1999-2000, l’ipertensione è stata diagnosticata a 3.915 soggetti.

Le persone che assumevano Rofecoxib ( Vioxx ) erano ad aumentato rischio di ipertensione di nuova insorgenza rispetto ai pazienti che assumevano Celecoxib ( Celebrex ) ( odds ratio, OR = 1.6 ) o che assumevano farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) non specifici ( OR = 1.4 ) o che non assumevano alcun FANS ( OR = 1.6 ).

Non è stato osservato nessun effetto legato alla dose o alla durata del trattamento.

Nei pazienti con storia di malattia renale, o di malattia epatica cronica, o di insufficienza cardiaca congestizia, il rischio relativo di ipertensione di nuova insorgenza è stato due volte più alto nei pazienti che assumevano Rofecoxib rispetto a quelli che assumevano Celecoxib ( OR = 2.1 ).

Questo studio retrospettivo ha mostrato che nei pazienti di età superiore ai 65 anni l’uso di Rofecoxib è associato ad un aumento del rischio di ipertensione di nuova insorgenza.
Questo effetto non è stato osservato con il Celecoxib. ( Xagena 2004 )

Solomon D H et al, Hypertension 2004; 44: 140-145

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