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Rischio di infarto miocardico e di morte improvvisa nei pazienti trattati con farmaci antinfiammatori


Venerdì 8 Aprile 2005

Uno studio, coordinato da David J Graham dell’US FDA Office of Drug Safety, ha valutato se il trattamento con Rofecoxib ( Vioxx ) ad alto dosaggio o a dosaggi standard, fosse associato al rischio di grave malattia coronarica rispetto al trattamento con i farmaci antinfiammatori non steroidei ( FANS ) non-selettivi, o con il Celecoxib ( Celebrex ), un altro inibitore COX-2.

La ricerca si è avvalsa dei dati del Kaiser Permanente in California riguardanti pazienti di età compresa tra 18 ed 84 anni, trattati con un farmaco antinfiammatorio tra il 1° gennaio 1999 ed il 31 dicembre 2001.

Durante i 2.302.029 persone-anno di follow-up, ci sono stati 8143 casi di grave coronaropatia, di cui 2210 ( 27,1% ) sono risultati fatali.

Gli odds ratio versus Celecoxib sono stati: Rofecoxib, tutti i dosaggi, 1,59 ( p = 0,015 ); Rofecoxib, dosaggio di 25 mg/die o inferiore, 1,47 ( p = 0,054 ); Rofecoxib, dosaggio superiore a 25 mg/die, 3,58 ( p = 0,016 ).

L’odds ratio per il Naprossene versus altri FANS non-selettivi è stato 1,14 ( p = 0,05 ).

Questo studio ha dimostrato che l’impiego del Rofecoxib ha aumentato il rischio di grave malattia coronarica rispetto al Celecoxib.
Il Naprossene non ha mostrato un effetto protettivo nei confronti della grave malattia coronarica.( Xagena )

Fonte: Lancet

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