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Rischio di tromboembolismo venoso per gli antipsicotici atipici


Uno studio retrospettivo ha evidenziato che l'uso di farmaci antipsicotici atipici è associato a un aumento del tasso di tromboembolismo venoso ( TEV ), con odds ratio pari a 1.73.

Altri fattori correlati agli antipsicotici sono risultati più comuni nei casi di tromboembolismo venoso, rispetto ai controlli non-TEV: l'uso di qualsiasi farmaco antipsicotico negli ultimi 2 anni: odds ratio, OR=1.32; l'uso di antipsicotici di prima generazione: OR=1.28; l’inizio della terapia antipsicotica negli ultimi 3 mesi: OR=1.97; l'uso di un farmaco ad alta potenza: OR=1.28; l'uso di un farmaco a bassa potenza: OR=1.99; somministrazione per via iniettiva: OR=3.24.

Lo studio ha esaminato 25.532 casi di tromboembolismo venoso nel database di cure primarie della Gran Bretagna; il gruppo controllo era costituito da 89.491 pazienti senza TEV.

L’impiego degli antipsicotici nella popolazione studiata si riferiva a condizioni, come nausea, vomito e vertigini, in contrasto con le indicazioni elettive ( schizofrenia o altri disturbi psicotici ).

E’ stato osservato che l’8.3% dei casi contro il 5.3% dei controlli aveva ricevuto una prescrizione di farmaci antipsicotici nei precedenti 24 mesi, per un odds ratio crudo di 1.62.

L’aggiustamento per 29 fattori potenzialmente correlati al rischio di tromboembolismo venoso ( tra i quali: stato socio-economico, comorbidità, e altri farmaci ) ha indebolito l'associazione con l'esposizione al farmaco antipsicotico.

Sebbene gli antipsicotici atipici, come gruppo, siano apparsi avere una più forte relazione con l’incidenza di tromboembolismo venoso, rispetto ai vecchi farmaci, l’Aloperidolo ( Haldol ) aveva uno dei più alti odds ratio ( OR=2.17 ).

Il Risperidone ( Risperdal ), un farmaco atipico ad alta potenza non è risultato significativamente associato a rischio di tromboembolismo venoso ( OR=1.24 ).
La Quetiapina ( Seroquel ), un atipico a bassa potenza, ha invece presentato la più forte associazione tra i singoli farmaci analizzati ( OR=2.81 ).

Tuttavia gli NNH ( numero necessario da trattare per ottenere un effetto avverso ) erano piuttosto grandi: 722 per Aloperidolo e 467 per la Quetiapina, anche se notevolmente inferiori per i pazienti di 65 anni e oltre.

Per ogni 10.000 pazienti anziani trattati con gli antipsicotici, sono stati previsti 35 e 54 casi extra di tromboembolismo venoso, rispettivamente, con Aloperidolo e Quetiapina.
Tra i pazienti di ogni età, l’attesa è di 14 e 21 casi aggiuntivi di tromboembolismo venoso con questi farmaci, rispettivamente.

Lo studio è stato limitato dalla mancanza di dati sul fumo e/o sull’indice di massa corporea ( BMI ) in circa il 25% dei pazienti e assenza di dati circa l'indicazione per la prescrizione dei farmaci.

Alcuni antipsicotici possono potenziare l'aggregazione piastrinica o la risposta a fattori procoagulanti. I cambiamenti nella funzione piastrinica, coagulazione del plasma, o nella fibrinolisi potrebbero essere responsabili dell'aumento degli eventi trombotici con questi farmaci. ( Xagena Medicina )

Fonte: British Medical Journal, 2010

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