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Studio DISCOVERY: Rosuvastatina più efficace di Atorvastatina nei pazienti ad alto rischio di malattia coronarica


Venerdì 8 Aprile 2005

Quasi il 50-60% dei pazienti trattati con farmaci che riducono i livelli di colesterolo LDL non raggiunge gli obiettivi stabiliti dalle lineeguida internazionali.

L'obiettivo dello studio DISCOVERY (Direct Statin Comparison of LDL-C Values: An Evaluation of Rosuvastatin Therapy Compared with Atorvastatin) è quello di confrontare l'efficacia di due statine, la Rosuvastatina (Crestor) e l'Atorvastatina (Lipitor) nel raggiungimento dei valori di colesterolo-LDL indicati dal 1998 Second Joint Task Force (JTF) della Società Europea di Cardiologia e di altre Società Scientifiche, per la prevenzione della malattia coronarica.

L'end point secondario è rappresentato dal confronto dell'efficacia di Rosuvastatina e Atorvastatina nel raggiungimento degli obiettivi raccomandati dal 1998 JTF per i livelli dei trigliceridi e di altri lipidi, oltre alla valutazione della tollerabilità delle due statine.

Lo studio multicentrico ha arruolato pazienti di oltre 200 centri che presentavano un elevato rischio di malattia coronarica ed affetti da ipercolesterolemia primaria ( colesterolo LDL > 3,5 mmol/L; > 135 mg/dL ).

Questi pazienti sono stati randomizzati, in un rapporto 2:1, a ricevere Rosuvastatina 10 mg oppure Atorvastatina 10 mg per 12 settimane.

Prima della randomizzazione, i pazienti mai trattati con le statine ( naive ) sono stati sottoposti ad un periodo di 6 settimane di regime dietetico.

I pazienti che stavano assumendo un dosaggio iniziale di un altro farmaco ipolipidemizzante, ma che presentavano livelli di colesterolo LDL superiori a 3,1 mmol/L ( > 120 mg/dL ) sono stati trattati con uno dei due farmaci in studio.

I livelli dei lipidi raccomandati dalla Joint Task Force nel 1998 e nel 2003 erano i seguenti:

a) 1998 JTF: colesterolo-LDL: < 3,0 mmol/L ( < 116 mg/dL ) ; trigliceridi: < 5,0 mmol/L ( < 193 mg/dL )

b) 2003 JTF: colesterolo-LDL: < 2,5 mmol/L ( < 97 mg/dL ) ; trigliceridi: < 4,5 mmol/L ( < 174 mg/dL ).

Un totale di 1.024 pazienti, di cui 568 uomini e 456 donne, d'età media 60,7 anni, sono stati randomizzati al trattamento.

L'analisi di efficacia è stata eseguita su 911 pazienti, di cui 504 uomini, 407 donne, età media 60,7 anni, peso corporeo medio 82,4 kg.

Di questi, il 68,83% ( n = 627 ) è stato assegnato al trattamento con Rosuvastatina ed il 31,17% ( n = 284 ) a quello con Atorvastatina.

Rosuvastatina ha prodotto una significativa riduzione, rispetto ad Atorvastatina, del colesterolo-LDL e dei trigliceridi ( p < 0,05 per entrambi ) ed un aumento del colesterolo HDL ( p < 0,05 ).

Un maggior numero di pazienti trattati con Rosuvastatina, rispetto al gruppo trattato con Atorvastatina, ha raggiunto gli obiettivi stabiliti sia dal 1998 JTF, per il colesterolo-LDL ( 83,4% versus 68,3%; p < 0,001 ) e per i trigliceridi ( 76,4% versus 59,5%; p < 0,001 ), sia quelli dati dal 2003 JTF, per il colesterolo-LDL e per i trigliceridi ( p < 0,001 per entrambi ).

I due farmaci sono risultati ben tollerati.

Lo studio DISCOVERY ha dimostrato che nei pazienti ad alto rischio di malattia coronarica e con ipercolesterolemia primaria, Rosuvastatina 10 mg/die per 12 settimane risulta più efficace di Atorvastatina 10 mg/die nel ridurre i livelli di colesterolo-LDL e dei trigliceridi.

Inoltre, un numero significativamente maggiore di pazienti trattati con Rosuvastatina ha raggiunto gli obiettivi raccomandati dal 1998 JTF e dal 2003 JTF. ( Xagena )

Fonte: Clin Ther

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