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Aumento del rischio di infarto miocardico con l’antinfiammatorio Celebrex


Uno studio clinico, sponsorizzato dal National Cancer Institute, è stato interrotto dopo che i pazienti che stavano assumendo Celecoxib ( Celebrex ) hanno presentato un rischio 2 volte maggiore di infarto miocardico, rispetto a coloro che assumevano placebo.

Il Celebrex è un inibitore COX-2, che presenta un meccanismo d’azione simile a quello del Vioxx ( Rofecoxib ).

Lo studio clinico stava valutando il Celecoxib nella prevenzione degli adenomi del colon-retto.

L’antinfiammatorio era somministrato ai dosaggi di 400-800 mg.

Questi risultati sembrano confermare l’ipotesi che il rischio cardiovascolare sia un effetto di classe, cioè sia dovuto al meccanismo d’azione di questi farmaci.
Sarebbero, pertanto, coinvolti tutti gli inibitori COX-2: Etoricoxib ( Arcoxia ), Valdecoxib ( Bextra ), Celecoxib ( Celebrex ), Rofecoxib ( Vioxx ).

Il 30 settembre Merck & Co ha ritirato dal commercio il Vioxx, a causa dei gravi effetti indesiderati cardiovascolari.

Recentemente Pfizer ha comunicato che il proprio antinfiammatorio Valdecoxib ( Bextra ) è associato ad un aumento del rischio di coaguli ematici, infarto miocardico, ed ictus, nei pazienti sottoposti ad intervento di bypass coronarico.

XagenaHeadlines2004


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