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Molti pazienti ad alto rischio non assumono farmaci che abbassano i livelli di colesterolo LDL


Lunedì 22 Maggio 2006 - Studi hanno mostrato che i pazienti con ipertensione ed altri fattori di rischio, tra cui alti livelli di colesterolo, malattia cardiaca e diabete, possono beneficiare delle statine, farmaci che abbassano i livelli di colesterolo LDL.

Ricercatori al ValueMedics Research in Virginia ( USA ) hanno esaminato la frequenza di prescrizione delle statine. ai pazienti ad alto rischio durante il primo anno di trattamento per l’ipertensione.

Utilizzando il Patient-Centric Database di PharMetrics sono stati identificati i pazienti di 25 anni ed oltre che hanno iniziato il trattamento per l’ipertensione tra settembre 2001 e febbraio 2004.
Sono stati analizzati 142.389 pazienti ipertesi che hanno incontrato i criteri di selezione:

- pazienti con alti livelli di colesterolo e con malattia cardiaca e diabete;

- pazienti senza malattia cardiaca, ma con 3 o più fattori di rischio per malattia cardiaca ( età superiore ai 55 anni, storia di ictus ).

Quasi il 30% dei pazienti ( n = 48.825 ) presentava alti livelli di colesterolo, ma meno di un quinto ( 17.3% ) era già in trattamento con una statina quando è stato loro prescritto un farmaco antipertensivo, e solo un terzo ( 29.4% ) ha iniziato ad assumere una statina nel primo anno.
Più della metà di questi pazienti ( 53.3% ) non ha ricevuto alcuna terapia a base di statina durante il primo anno dopo aver iniziato il trattamento antipertensivo.

Nel gruppo dei pazienti che avevano alti livelli di ipertensione e che presentavano malattia coronarica ( 14.647 pazienti ), l’11.5% appena era già in terapia con una statina, con un addizionale 30.9% che ha iniziato nel primo anno.
A più della metà ( 57.6% ) di questo gruppo non era stata prescritta una statina.

In modo simile, tra i 17.567 pazienti affetti da diabete e con 3 o più fattori di rischio cardiovascolari ( 15.701 ), la maggioranza non ha ricevuto una statina nel primo anno ( 61% e 53%, rispettivamente ). ( Xagena )

Fonte: American College of Cardiology


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