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Protesi mammarie PIP: le donne devono sottoporsi a ecografia mammaria e a visita dal chirurgo plastico


Non è attualmente dimostrato un legame causa-effetto fra le protesi PIP ( Poly Implant Prothese ) e l’insorgenza di cancro al seno. Su circa 10 milioni di protesi mammarie di diverse marche, impiantate nel mondo sia per motivi estetici che ricostruttivi dopo intervento oncologico, sono stati descritti solo 75 casi di linfoma che origina dalla capsula intorno alla protesi, sia in silicone che salina, che hanno provocato 4 decessi, in nessun modo correlabili a una specifica ditta produttrice.

Tutte le protesi mammarie sono a rischio di rottura perché con il tempo vanno incontro ad un processo di usura. Per questo motivo lo IEO ( Istituto Europeo di Oncologia ) raccomanda a tutte le portatrici di protesi, il controllo annuale con ecografia mammaria e la visita specialistica con il chirurgo plastico.
Le protesi PIP presentano comunque una frequenza di rottura più elevata.

Lo IEO, come altri Centri nel mondo, ha impianto per un certo periodo di tempo le protesi PIP. Nel maggio del 2010 il Ministero della Salute italiano ha diffuso delle raccomandazioni in merito a queste protesi, che lo IEO ha integralmente recepito ed applicato.

Fonte: Istituto Europeo di Oncologia, 2011

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