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Psoriasi a placche cronica: Efalizumab, luci ed ombre


Mercoledì 20 Settembre 2006 - La psoriasi a placche è una malattia cutanea di differente trattamento.

La terapia topica rappresenta il primo approccio terapeutico.

Recentemente è stato introdotto in terapia Efalizumab ( Raptiva ), un immunosoppressore che trova indicazione quando altri trattament sistemici ( Ciclosporina, Metotrexato ) o la fototerapia ( terapia PUVA ) risultano inefficaci o sono controindicati.

La valutazione clinica dell’Efalizumab è basata su 5 studi clinici controllati con placebo.

In 4 di questi studi clinici l’end point dell’efficacia era rappresentato dal numero dei pazienti che avevano presentato un miglioramento di almeno il 75% nel punteggio dell’indice PASI ( Psoriasis Area and Severity Index ), dopo 12 settimane di trattamento.

Dopo somministrazione per via sottocutanea di Efalizumab 1mg/kg a settimana, quasi il 25% dei pazienti ha raggiunto PASI 75, contro il 4% dei pazienti trattati con placebo.

L’efficacia non è migliorata raddoppiando il dosaggio di Efalizumab.

La maggior parte dei pazienti è andata incontro a recidiva in media 2 mesi dopo la sospensione del trattamento.
Alcuni pazenti hanno manifestato peggioramento dopo la fine del ciclo terapeutico.

Il più frequente effetto indesiderato nel breve periodo è stata la sindrome simil-influenzale, con un’incidenza in circa il 50% dei pazienti.
Altri effetti indesiderati osservati negli studi clinici sono stati: tumore cutaneo, gravi infezioni, aggravamento o effetto rebound della psoriasi dopo cessazione del trattamento. ( Xagena )

Fonte: Prescrire Int

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