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Esofago di Barrett: potenziale effetto preventivo dei FANS e delle statine


In uno studio osservazionale, l'uso contemporaneo di una statina e di un antinfiammatorio riduce il rischio di progressione neoplastica nei pazienti con esofago di Barrett.

Alcuni studi avevano suggerito che i pazienti con esofago di Barrett possono ridurre il rischio di adenocarcinoma o di displasia di alto grado, assumendo farmaci anti-infiammatori non-steroidei ( FANS ) o statine, ma le evidenze fino ad oggi erano limitate.

Per valutare ulteriormente questa possibilità, è stato compiuto uno studio prospettico con pazienti affetti da esofago di Barrett in 15 ospedali nei Paesi Bassi.

Nel corso di un follow-up mediano di 4.5 anni, 38 dei 570 pazienti ( 7% ) ha sviluppato cancro esofageo o displasia di alto grado.

L’uso di FANS e di statine è risultato indipendentemente associato a un ridotto rischio di progressione neoplastica ( hazard ratio per qualsiasi uso per 1 mese o un tempo superiore, rispettivamente, 0.47 e 0.46 ), ma l'effetto era maggiore quando le due classi di farmaci sono state combinate ( HR=0.22 ).

L'uso di Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) a basso dosaggio non ha influenzato il rischio.

Secondo gli autori i FANS e le statine riducono il rischio di progressione neoplastica nei pazienti con esofago di Barrett, e che la terapia combinata ha un effetto additivo. ( Xagena )

Fonte: Gastroenterology, 2011

XagenaHeadlines2011


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