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Elevata efficacia dell’associazione Doxazosina e Finasteride nel ridurre il rischio di progressione clinica dell’ipertrofia prostatica benigna


Uno studio clinico ha dimostrato che l’associazione tra l’alfa-bloccante Doxazosina e l’inibitore dell’alfa-5 riduttasi Finasteride presenta un’elevata efficacia nel ridurre il rischio di progressione clinica dell’ipertrofia prostatica benigna , maggiore rispetto ai singoli farmaci.

L’ipertrofia prostatica benigna, detta anche iperplasia prostatica benigna, è un allargamento della prostata che insorge di norma negli uomini di età superiore ai 50 anni, e che comporta difficoltà ad urinare.

Attualmente il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna consiste nella somministrazione di :

- un alfa bloccante ( antagonista del recettore adrenergico alfa ) , in grado di produrre una riduzione dei sintomi ma non di arrestare la crescita della prostata ;
- un inibitore della 5-alfa riduttasi, che riduce la dimensione della prostata del 20% , ma il suo effetto inizia a manifestarsi solo dopo 6-12 mesi. Inoltre questo farmaco può ridurre la libido e può causare problemi di erezione.

Lo studio che ha interessato più di 3.000 uomini , ha avuto una durata media di 4,5 anni.

I pazienti trattati con l’associazione Doxazosina e Finasteride hanno presentato una riduzione del rischio di progressione clinica dell’iperplasia prostatica benigna del 66% rispetto al placebo.

Il trattamento con la sola Doxazosina ha ridotto il rischio del 39%, mentre la Finasteride del 34%.

La terapia di associazione e la Finasteride hanno anche ridotto il rischio di ritenzione urinaria acuta e la necessità di terapia invasiva. ( Xagena2003 )

Fonte: The New England Journal of Medicine, December 18, 2003


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