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Ormone paratiroideo nel trattamento dell'osteoporosi in postmenopausa e prevenzione delle fratture


L'Ormone paratiroideo è un frammento ricombinante dell'ormone, prodotto utilizzando un ceppo di Escherichia Coli modificato mediante la tecnica del DNA ricombinante.
L'Ormone paratiroideo trova indicazione nel trattamento dell'osteoporosi nelle donne in postmenopausa e nella prevenzione delle fratture, infatti con l'Ormone paratiroideo si è dimostrata la riduzione dell'incidenza delle fratture vertebrali, ma non delle fratture dell'anca.

Posologia e modo di somministrazione - Nel trattamento dell'osteoporosi la dose di Ormone paratiroideo raccomandata è di 100 microg al giorno, da somministrare per iniezione sottocutanea, da praticare nell'addome. La durata massima del trattamento con Ormone paratiroideo è di 24 mesi.

Effetti indesiderati - Gli eventi indesiderati che possono verificarsi frequentemente nel corso di trattamento con l' Ormone paratiroideo sono: nausea, cefalea, ipercalciuria e ipercalcemia, quest'ultima può essere transitoria e manifestarsi nei primi 3 mesi di trattamento. Comune può essere anche la comparsa di eritema nella sede di iniezione.
Meno frequentemente possono manifestarsi: dolori addominali, iperuricemia, anoressia, disgeusia.

Controindicazioni e avvertenze - L'uso dell'Ormone paratiroideo è controindicato nelle pazienti che manifestano ipersensibilità all'ormone o agli eccipienti contenuti nella preparazione. Inoltre L'Ormone paratiroideo è controindicato nelle pazienti che sono state sottoposte in precedenza a radioterapia allo scheletro, che presentano, ancor prima dell'inizio del trattamento, ipercalcemia, alterazioni del metabolismo calcio-fosforo, malattie metaboliche dell'osso che comprendono l'iperparatiroidismo e la malattia di Paget; in pazienti con alti livelli di fosfatasi alcalina e in caso di insufficienza epatica e renale grave ( se la clearance della creatinina è inferiore a 30 ml/minuto ).
Cautela deve essere prestata all'inizio della terapia con l'Ormone paratiroideo, a causa di possibili incrementi sierici e/o urinari di calcio; è consigliabile quindi controllare calcemia e calciuria dopo 1, 3 e 6 mesi dall'inizio del trattamento; cautela deve essere inoltre prestata in caso di concomitante somministrazione di glicosidi cardioattivi.
L'uso dell'Ormone paratiroideo è controindicato nelle donne in gravidanza e durante il periodo dell'allattamento.( Xagena_2009 )

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Fonte: Guida all’uso dei farmaci, V Edizione



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