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Farmaci orali per l’osteoporosi: potenziale aumento del rischio di carcinoma esofageo con i bifosfonati


L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha informato gli operatori sanitari e i pazienti riguardo alla revisione dei dati provenienti da studi pubblicati con l’obiettivo di valutare se l'uso dei bifosfonati per os sia associato ad un aumentato rischio di cancro dell'esofago.

L’FDA non ha concluso che l'assunzione di bifosfonati per os aumenti il rischio di tumore esofageo. Inoltre, non ci sono dati sufficienti per raccomandare lo screening endoscopico dei pazienti asintomatici.

I bifosfonati per os sono farmaci comunemente usati per la prevenzione e il trattamento dell'osteoporosi e per il trattamento di altre malattie delle ossa come la malattia di Paget.

Gli studi che hanno valutato il rischio di tumore dell’esofago sono giunti a risultati contrastanti. Sono stati riportati casi di esofagite e di altri eventi esofagei, soprattutto in pazienti che non hanno seguito le istruzioni specifiche per l’impiego dei bifosfonati per via orale.

I pazienti dovrebbero discutere con il proprio medico riguardo ai vantaggi e ai rischi nell’utilizzo dei bisfosfonati per via orale e per quanto tempo devono assumerli.
I pazienti devono riferire al proprio medico il presentarsi di segni e sintomi, come: difficoltà di deglutizione, dolore toracico, nuovi bruciori di stomaco o peggioramento degli esistenti.

Il provvedimento interessa i seguenti bifosfonati per os, che sono in commercio negli Stati Uniti: Fosamax ( Alendronato ), Actonel ( Risedronato ), Boniva ( Ibandronato; in Italia: Bonviva ), Atelvia ( Risedronato a rilascio ritardato ), Didronel ( Etidronato ), e Skelid ( Tiludronato ).

Fonte: FDA, 2011

XagenaHeadlines2011


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