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Linee guida IOF per prevenire osteoporosi e fratture nei pazienti oncologici


Il cancro è una patologia di crescente importanza, che riguarda quasi 13 milioni di persone nel mondo. L’osso è spesso coinvolto in questi pazienti, frequentemente a causa di metastasi ossee o come risultato di terapie anticancro che possono contribuire a perdita ossea e fragilità.

L’International Osteoporosis Foundation ( IOF ) Working Group ha revisionato l'epidemiologia e la fisiopatologia della malattia ossea associata al cancro e ha fornito informazioni sulla prevenzione delle fratture nei pazienti oncologici, fornendo una guida per il processo decisionale clinico e le informazioni sui percorsi basati su evidenze mediche per prevenire gli eventi scheletrici correlati e la perdita di tessuto osseo.

I malati di cancro sono a maggior rischio di malattie ossee e fratture.

La malattia ossea indotta dal tumore può risultare dalla malattia primaria stessa, sia a causa delle sostanze di riassorbimento osseo circolanti, o da metastasi ossee come comunemente avviene con il cancro alla mammella, al polmone e alla prostata.
Così, la terapia del cancro stesso può causare perdita ossea e fratture, soprattutto nel caso della terapia con glucocorticoidi, terapia di deprivazione estrogenica, insufficienza ovarica indotta dalla chemioterapia e terapia di deprivazione androgenica.

Dato che le persone con cancro sopravvivono più a lungo, le malattie delle ossa correlate al tumore e il loro trattamento diventano un importante problema di salute.
Ad esempio, le donne sottoposte a terapia per il cancro al seno, senza metastasi ossee, hanno dimostrato di avere una prevalenza 5 volte più alta di avere fratture vertebrali rispetto alle donne senza tumore della stessa età.

Gli uomini con cancro alla prostata sono a rischio particolarmente elevato di osteoporosi e di fratture dovute in parte al trattamento con la terapia di deprivazione androgenica.
I tassi di diminuzione della densità minerale ossea possono andare dal 3% al 5.6% entro il primo anno di trattamento.

Secondo i ricercatori degli University Hospitals di Ginevra ( Svizzera ), i medici devono fare uno sforzo concertato per prevenire la perdita ossea e le fratture nei loro pazienti.
Le fratture da fragilità dovute a osteoporosi possono avere gravi conseguenze, tra cui dolore intenso, immobilità e perdita della qualità di vita. I pazienti con cancro, compresi quelli che sono in remissione, non dovrebbero avere una qualità di vita ulteriormente compromessa dalla invalidità dovuta alle fratture.

Valutazione e trattamento precoci per l’osteoporosi sono fondamentali.

I medici devono essere consapevoli che i malati di cancro sono a elevato rischio di fratture e che gli agenti modificanti le ossa, come i bifosfonati e Denosumab ( Xgeva ), sono efficaci nel prevenire e ritardare la malattia ossea correlata al tumore.

Le raccomandazioni per la valutazione e il trattamento con le terapie modificanti l'osso sono altamente mirate al tipo di tumore e dipendono dalla presenza o assenza di metastasi ossea e dalla possibilità che la perdita di massa ossea sia indotta dal trattamento. ( Xagena )

Fonte: IOF, 2013

XagenaHeadlines2013


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