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Teriparatide nel trattamento dell'osteoporosi nelle donne in postmenopausa


Il Teriparatide è una forma ricombinante dell'ormone paratiroideo e trova indicazione nel trattamento dell'osteoporosi nelle donne in postmenopausa, nelle quali si è potuta dimostrare una riduzione dell'incidenza delle fratture vertebrali, ma non delle fratture dell'anca; ha indicazione inoltre, negli uomini ad alto rischio di fratture.

Posologia e modo di somministrazione - Nel trattamento dell'osteoporosi il Teriparatide viene somministrato seguendo una posologia di 20 microg al giorno, mediante iniezione sottocutanea da praticare nella coscia o nell'addome.
Il trattamento con Teriparatide deve avere una durata massima di 18 mesi, al termine del quale non dovrà essere più ripetuto nell'arco di vita del paziente.

Effetti indesiderati - Gli eventi indesiderati che possono comparire, con maggior frequenza, nel corso di trattamento con il Teriparatide sono: disturbi a livello gastrointestinale, come: nausea, vomito, ernia iatale, reflusso gastroesofageo, dolore agli arti, crampi muscolari, dolore toracico, cefalea, vertigini, ipercolesterolemia, aumentata sudorazione e anemia.
Meno frequentemente con il Teriparatide possono comparire effetti collaterali come: disturbi urinari che comprendono incontinenza e poliuria, emorroidi e a livello della sede di iniezione si può osservare una reazione eritematosa.

Controindicazioni e avvertenze - L'uso di Teriparatide è controindicato nelle pazienti che manifestano ipersensibilità al principio attivo o a qualsiasi eccipiente contenuto nella soluzione iniettabile. Inoltre è controindicato nelle pazienti con malattie neoplastiche dello scheletro, malattie metaboliche dell'osso che comprendono l'iperparatiroidismo e la malattia di Paget; in caso di ipercalcemia presente prima dell'inizio della terapia con Teriparatide, di elevati livelli di fosfatasi alcalina e in caso la paziente si sia sottoposta, in precedenza, a trattamento di radioterapia allo scheletro.
Cautela deve essere prestata all'utilizzo di Teriparatide in caso di insufficienza renale moderata e nei pazienti che assumono contemporaneamente glicosidi digitalici, poiché l'ipercalcemia può portare, in casi rari, a fenomeni di tossicità da digitalici.
L'uso di Teriparatide è controindicato nelle donne in gravidanza e durante il periodo dell'allattamento.( Xagena_2009 )

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Fonte: Guida all’uso dei farmaci, V Edizione



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