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Accessibilità diretta alla " pillola del giorno dopo " ed effetto sulle gravidanze indesiderate e sulle malattie sessualmente trasmesse


Venerdì 27 Maggio 2005

Si stima che la metà delle gravidanze indesiderate potrebbe essere evitata se l'intercezione post-coitale fosse utilizzata e facilmente accessibile.

In uno studio condotto negli Stati Uniti si è valutato l'effetto di un accesso diretto in farmacia o di una fornitura preventiva dell’intercezione post coitale sull'esito della salute riproduttiva.

Lo studio, randomizzato in doppio cieco, ha valutato 2.117 giovani donne di età compresa tra i 15 e i 24 anni, che si erano presentate in quattro centri di pianificazione familiare della California, che utilizzavano una contraccezione ormonale o che richiedevano una intercezione post-coitale.

Le partecipanti sono state suddivise in tre gruppi: ( 1 ) accesso diretto alla intercezione post-coitale attraverso la farmacia, ( 2 ) fornitura anticipata di tre confezioni di Levonorgestrel , ( 3 ) accesso alla intercezione mediato dal medico.

A sei mesi di distanza sono state valutate le percentuali di utilizzo della intercezione e l'insorgenza di malattie sessualmente trasmesse. Come obiettivi secondari sono stati valutati inoltre i cambiamenti nel comportamento sessuale e nell'utilizzo di contraccettivi e di condom.

Si è osservato che le donne che avevano libero accesso alla intercezione tramite farmacia non l’ avevano utilizzata maggiormente rispetto ai controlli ( 24.2% vs 21.0%, p = 0.25 ).
Invece, le donne che avevano ricevuto in anticipo il farmaco lo avevano utilizzato quasi due volte in più dei controlli ( 37.4% vs 21%, p < 0.001 ) nonostante che la frequenza dei rapporti non protetti fosse simile ( 39.8% vs 41%, p = 0.46 ).

Solo la metà ( 46.7% ) delle partecipanti che hanno avuto rapporti non protetti sono ricorse alla intercezione durante il periodo in studio.

L'otto per cento delle partecipanti sono rimaste gravide e il 12% ha contratto una malattia sessualmente trasmessa.

Le donne che avevano libero accesso in farmacia, e quelle che avevano ricevuto il farmaco in anticipo non presentavano una riduzione significativa del tasso di gravidanze nè un incremento delle malattie sessualmente trasmesse.

Non sono state riscontrate differenze nell'utilizzo di contraccettivi o di condom o nel comportamento sessuale nei gruppi in studio.

Questo studio è giunto alla conclusione che, nonostante l'abolizione della necessità di ricorrere al farmacista o al medico per ottenere la intercezione post-coitale ne incrementi l'utilizzo, l'impatto di tale provvedimento sulla salute pubblica potrebbe essere trascurabile a causa dell'alta percentuale di rapporti non protetti e della sotto-utilizzazione del metodo.

Poichè comunque è emersa evidenza che né l'accesso diretto in farmacia, né la fornitura anticipata di farmaci a scopo intercettivo influenza il comportamento sessuale e contraccettivo delle donne, non sembra ulteriormente ragionevole limitare l'accesso alla intercezione post coitale al controllo medico. ( Xagena )

Fonte: JAMA

Fiorenza Lagona , Specialista in Ginecologia, Milano

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