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Preeclampsia forma lieve, i benefici della profilassi con magnesio solfato restano incerti


Giovedì 4 Novembre 2004

Negli Stati Uniti una pratica ostetrica radicata è l’impiego routinario di solfato di magnesio per la profilassi delle convulsioni nelle donne con preeclampsia.

Studi clinici hanno valutato diversi regimi a base di Solfato di Magnesio nella prevenzione e nella riduzione dell’incidenza di convulsioni e di complicanze nelle donne con preeclampsia.

Solo 2 studi clinici, controllati con placebo, in doppio cieco, hanno valutato l’impiego del Solfato di Magnesio nel trattamento della forma lieve di preeclampsia.

Non ci sono stati casi di eclampsia tra le 181 donne assegnate al placebo, e non sono state osservate differenze nella percentuale delle donne con progressione verso la forma grave di preeclampsia ( 12.5% nel gruppo Solfato di Magnesio versus 13.8% nel gruppo placebo, rischio relativo, RR= 0.90 ).

Tuttavia, il numero limitato delle donne che hanno preso parte a questi studi non permette di trarre conclusioni certe.

Quattro studi clinici hanno valutato l’impiego di Solfato di Magnesio nella prevenzione delle convulsioni nelle pazienti con forma grave di preeclampsia.

La percentuale di eclampsia è stata dello 0.6% tra le 6.343 pazienti assegnate al gruppo Solfato di Magnesio versus il 2.0% tra le 6.330 pazienti assegnate al placebo o al gruppo controllo ( RR = 0.39 ).

Tuttavia, la riduzione nell’incidenza di eclampsia non è risultata associata ad un significativo beneficio nell’outcome materno o perinatale.

Inoltre, è stata riscontrata una più alta percentuale di depressione respiratoria materna tra le donne che hanno assunto Solfato di Magnesio ( RR = 2.06 ).

Esiste evidenza dell’efficacia del Solfato di Magnesio nella riduzione delle convulsioni delle donne con eclampsia e preeclampsia grave.
Tuttavia, tale beneficio non ha effetti sulla mortalità sulla morbidità materna e perinatale.

Il rischio/beneficio della profilassi con solfato di magnesio nella preeclampsia lieve rimane non bene definito, e non giustifica l’impiego routinario del farmaco per questo scopo.( Xagena 2004 )

Sibai B M, Am J Obstet Gynecol 2004 ; 190: 1520-1526

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