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La terapia con le statine non dovrebbe essere interrotta durante l’ospedalizzazione per infarto miocardico


Venerdì 14 Gennaio 2005

E’ stato ipotizzato che la sospensione della terapia con le statine durante la sindrome coronarica acuta possa ridurre i benefici del pretrattamento.

I Ricercatori del National Registry of Miocardial Infarction hanno compiuto uno studio osservazionale, confrontando le caratteristiche cliniche e demografiche e l’outcome ( esito ) ospedaliero nei pazienti con NSTEMI ( infarto miocardico senza sopraslivellamento ST ), arruolati nel National Registry of Miocardial Infarction 4.

Tra i 13.871 pazienti trattati con le statine prima del ricovero ospedaliero, il 35,1% ha interrotto l’assunzione di questi farmaci durante le prime 24 ore di ospedalizzazione.
Questi pazienti hanno presentato un aumento di morbidità e di mortalità ospedaliera rispetto ai pazienti che hanno continuato la terapia.

L’interruzione dell’assunzione delle statine ha comportato infatti un aumento nell’incidenza di insufficienza cardiaca, aritmie ventricolari, shock e morte.

La sospensione della terapia con statine nelle prime 24 ore di ospedalizzazione per infarto miocardico senza sopraslivellamento ST è associata ad outcome ospedaliero non favorevole.

Gli Autori ritengono che sulla base delle attuali conoscenze la terapia con statine dovrebbe essere continuata durante l’ospedalizzazione nei pazienti con sindromi coronariche acute. ( Xagena )

Fonte: Arch Intern Med

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