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L’esposizione ambientale al cadmio è associata ad un aumento del rischio di tumore


Gli individui che sono esposti al cadmio, presente nell’ambiente, sono ad aumentato rischio di tumore.

Il cadmio, un inquinante ambientale ubiquitario nei paesi industrializzati, ha effetti tossici, e a causa della sua lenta emivita si accumula nel corpo nel corso del tempo.

La quantità di cadmio che è escreta nell’urina di una persona può rappresentare un biomarker di esposizione.

L’esposizione avviene attraverso cibo o acqua contaminati, oppure mediante inalazione del fumo di tabacco o aria inquinata.

Ricercatori dell’Università di Lovanio ( Belgio ) hanno analizzato 997 soggetti da un’area vicina a 3 impianti di fusione dello zinco ( alta esposizione ), confrontandoli con una popolazione che viveva in un’area a bassa esposizione.

Il cadmio nelle urine è stato misurato dal 1985 al 1989 ( basale ) e l’incidenza di tumori in questi soggetti è stata misurata fino al 30 giugno 2004.

Al basale, la concentrazione media di cadmio era 12.3mmol/die per i soggetti delle aree ad alta esposizione contro il 7.7mmol/die per coloro che invece vivevano nelle aree a bassa esposizione.

Nel corso di un periodo osservazionale ( follow-up ) di 17.2 anni, ci sono stati 50 casi di tumore ad esito fatale ( tra cui 18 tumori al polmone ) e 20 tumori non fatali ( tra cui 1 tumore al polmone ).

Il rischio generale di tumore era significativamente associato ad un aumento di 2 volte la concentrazione di cadmio all’escrezione.

Fonte: The Lancet, 2006


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