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Ipertensione arteriosa polmonare: trattamento con Volibris dopo interruzione di Tracleer o Thelin per problemi di funzionalità epatica


Lunedì 14 Febbraio 2011 - Alcuni antagonisti dei recettori dell'endotelina ( ERA ) sono associati a risultati anomali nei test di funzionalità epatica. Tuttavia, Ambrisentan ( Volibris ) ha un’incidenza di livelli di aminotransferasi sierica più di tre volte il limite superiore del valore normale ( ULN ), simile a quella osservata nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare che non sono stati sottoposti alla terapia con ERA.

Poiché Ambrisentan può fornire benefici nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare che hanno interrotto la terapia con antagonisti del recettore dell’endotelina a causa di anomalie nei test di funzionalità epatica, è stata valutata la sicurezza e l'efficacia di Ambrisentan in questa popolazione di pazienti.

I pazienti che avevano in precedenza interrotto Bosentan ( Tracleer ) e/o Sitaxentan ( Thelin ) a causa di anomalie nei test di funzionalità epatica hanno ricevuto Ambrisentan 2.5 mg una volta al giorno per 4 settimane, seguite da 5 mg/die per 8 settimane.

L'endpoint primario era rappresentato dall'incidenza dei livelli di transaminasi oltre 3 volte il limite superiore del valore normale in correlazione con Ambrisentan, con successiva interruzione dell’assunzione del farmaco.
Gli endpoint secondari comprendevano, invece, i livelli di transaminasi oltre 5 volte il limite superiore del valore normale con richiesta di interruzione dell’assunzione del farmaco, e oltre 3 volte il limite superiore del valore normale con richiesta della riduzione della dose, così come i cambiamenti nella distanza percorsa in 6 minuti a piedi, nell’indice di dispnea di Borg, nella classe funzionale della World Health Organization ( WHO ), e nel punteggio alla scala Short Form-36 Health Survey.

I pazienti hanno continuato il trattamento oltre le 12 settimane dell’endpoint, con monitoraggio mensile dei test di funzionalità epatica.

Sono stati arruolati 36 pazienti che avevano interrotto Bosentan ( n=31 ), Sitaxentan ( n=2 ), o entrambi i farmaci ( n=3 ). Al basale, il 69.4% dei pazienti era in trattamento con prostanoidi e/o terapia con Sildenafil.
Nessun paziente ha presentato un livello di transaminasi oltre 3 volte il limite superiore del valore normale con richiesta di interruzione di Ambrisentan.
In 1 paziente, i livelli di aminotransferasi hanno superato di 3 volte il limite superiore del valore normale, ed è stata necessaria una temporanea riduzione del dosaggio.

Nel corso del trattamento a lungo termine ( esposizione media: 102 settimane ) nessun ulteriore aumento dei livelli di amino transferasi, oltre 3 volte il limite superiore del valore normale, è stato osservato, nonostante l’incremento del dosaggio a 10 mg, 1 volta al giorno, in più della metà dei pazienti.
Si sono osservati miglioramenti significativi nella distanza percorsa a piedi in 6 minuti e in altre valutazioni di efficacia.

In conclusione, il trattamento con Ambrisentan può rappresentare un'opzione per i pazienti che hanno interrotto la terapia con Bosentan e/o Sitaxentan a causa di anomalie nei test di funzionalità epatica. ( Xagena Medicina )

Fonte: Chest, 2009

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