Tumore cerebrale: ablazione mediante tecnica di termoterapia interstiziale laser
All' Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano sono state eseguite le prime due procedure di ablazione in Italia con la tecnica di termoterapia interstiziale laser ( LITT ) di un tumore cerebrale, utilizzando un innovativo trattamento laser mininvasivo.
La prima è stata effettuata a una paziente di 38 anni con tumore al seno e metastasi parietale anteriore in progressione, nonostante un precedente trattamento di radiochirurgia.
La seconda, invece, a un uomo di 53 anni, affetto da tumore renale con metastasi frontale posteriore, condizionante una paralisi all’arto superiore per cui era necessario un trattamento cortisonico prolungato.
Entrambi gli interventi hanno avuto esiti favorevoli e, grazie a questa procedura, i pazienti potranno migliorare notevolmente la propria qualità di vita.
Il trattamento laser mininvasivo di ablazione permette di trattare tumori cerebrali, primari e metastatici, non facilmente raggiungibili con la chirurgia convenzionale, di piccole / medie dimensioni.
Si avvale dell’utilizzo di una piccola sonda dotata di una fibra ottica, posizionata con precisione millimetrica, grazie a tecniche avanzate di imaging computerizzata, per erogare energia laser nell’area del cervello da trattare.
Quando la luce laser viene rilasciata nel tessuto, la temperatura dell’area bersaglio inizia ad aumentare, distruggendo solo il tessuto patologico.
La nuova procedura richiede un’incisione di soli 2 millimetri sul cuoio capelluto, prevede un unico punto di sutura e pochi minuti per la sua attuazione e riduce sensibilmente i giorni di degenza ( dai 4-5 previsti dalla neurochirurgia tradizionale ad 1 ), l’utilizzo prolungato della terapia cortisonica, l’insorgenza di recidive e i costi per il Sistema Sanitario.
Prima di effettuare il trattamento viene attuata una attenta valutazione del paziente.
L’utilizzo della risonanza magnetica nel corso della procedura di ablazione, consente di monitorare con precisione il trattamento, ottenendo una ablazione precisa nell’area di interesse e riducendo al minimo il rischio di danni potenziali al tessuto sano circostante.
L’applicatore laser viene poi rimosso e la piccola incisione viene chiusa con una sutura minimale.
L’Istituto Neurologico Carlo Besta è all’avanguardia nel trattamento delle neoplasie cerebrali. Tratta infatti il maggior numero di tumori cerebrali in Italia ed è stato scelto, a livello europeo, quale Centro leader di questa innovativa tecnologia.
La prima termoablazione laser interstiziale fu eseguita da Brown nel 1983 per il trattamento di una metastasi cutanea da carcinoma broncogeno. Introducendo una fibra all'interno della lesione ed utilizzando una potenza d'uscita di 20 W per 10 secondi, egli ottenne un'area di necrosi circondata da un anello di tessuto ancora vitale.
Già nel 1987 Brown fu in grado di trattare 34 pazienti affetti da tumore all'esofago, impiegando un laser Nd: YAG con lunghezza d'onda di 1064 nm e di lì a poco ipotizzò una estensione della metodica anche ad altri distretti, quali il fegato, il pancreas, la mammella.
La tecnica di termoablazione laser interstiziale suscitò l'interesse di buona parte della comunità scientifica, poiché in grado di produrre precise, ben definite e riproducibili aree di necrosi.
Nel 2000 fu Pacella ad aprire la strada anche al trattamento dei noduli tiroidei e a dimostrarne l'applicabilità, e da allora sono molti i medici ed i Centri che hanno sperimentato la validità della tecnica, portando ad oggi alla detenzione di una casistica molto ampia.
Risale al 2002 la più ampia casistica, prodotta da Vogl, di pazienti affetti da patologia maligne del fegato trattati tramite termoterapia interstiziale laser: 899 pazienti per un totale di 2520 lesioni. ( Xagena Medicina )
Fonte: Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, 2018
Xagena_Salute_2018
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