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Avandia: dura la posizione del Finance Committee del Senato degli Stati Uniti


Il New York Times ( NYT ) ha ricevuto informazioni confidenziali su un rapporto prodotto dal Comitato Finanza del Senato degli Stati Uniti, riguardo ad Avandia, un farmaco per il diabete mellito di tipo 2, la cui sicurezza cardiaca è in forte dubbio dal 2007, quando Steven Nissen, un cardiologo della Cleveland Clinic, lanciò l’alert per il possibile rischio di infarto del miocardio.

Il rapporto afferma che l’attuale uso di Avandia sarebbe associato a 500 casi di infarto miocardico e 300 casi di insufficienza cardiaca al mese, e se ne chiede la rimozione dal mercato.

All’interno dell’FDA esistono forti contrasti tra coloro che desiderano mantenere il farmaco in commercio, limitandone l’uso, e coloro che invece, ritenendo Avandia pericoloso, sostengono la tesi del suo ritiro.

Un ritiro spontaneo di Avandia da parte di GSK potrebbe risolvere la questione, ma GSK insiste nel dire che il suo farmaco antidiabetico non aumenta l’incidenza di infarto miocardico.

GSK teme di dover affrontare dispute legali troppo onerose qualora decida di ritirare spontaneamente il farmaco, e pertanto cerca di difenderlo, anche se è conscia del fatto che sotto l’aspetto commerciale il farmaco non è più attrattivo.
Nel 2006, le vendite di Avandia avevano raggiunto i 3.2 miliardi di dollari, ma nel 2007, dopo la pubblicazione del lavoro di Nissen sul NEJM, in cui si affermava che Avandia era associato a rischio di infarto miocardico, le vendite erano scese a 1.2 miliardi di dollari.

Il rapporto del Senato degli Stati Uniti è stato particolarmente duro nei confronti di GSK. La società multinazionale farmaceutica viene accusata di aver tentato di intimidire medici indipendenti, di aver cercato di minimizzare o di alterare i risultati sul rischio cardiaco di Avandia e di aver ostacolato un farmaco concorrente.

Fonte: New York Times, 2010

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