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Depressione


La depressione è una patologia che interessa il tono dell’umore. Essa si manifesta con tutta una serie di sintomi di tipo comportamentale, cognitivo, affettivo e somatico che vanno a compromettere l’equilibrio della persona che ne è affetta e la sua capacità di adattamento alla vita sociale.
La depressione rientra quindi tra i disturbi dell’umore insieme ad altre patologie come il disturbo bipolare e le manie. Questa malattia può assumere diverse forme e gradi di intensità. Si parla infatti di episodio depressivo in quanto condizione transitoria, oppure di vero e proprio disturbo depressivo. Entrambe le forme variano in base alla gravità dei sintomi. Se questi ultimi vanno a compromettere gravemente l’adattamento alla vita sociale siamo nel caso di una forma di depressione maggiore, così definita per distinguerla da forme depressive minori scaturite da eventi luttuosi e che non implicano gravi conseguenze sul paziente.

Quando si inizia una terapia antidepressiva i pazienti devono essere controllati settimanalmente o ogni due settimane. Il trattamento deve essere seguito per almeno 4 settimane ( per gli anziani si indicano invece 6 settimane ) in modo da poter valutare l’efficacia del farmaco e prima di decidere se sia il caso o no di cambiare terapia. Una volta valutata l’efficacia del trattamento è comunque opportuno proseguire la terapia per altre 4-6 settimane ( negli anziani, invece, circa 12 settimane ) e, per coloro che soffrono di depressione ricorrente, si suggerisce di proseguire la terapia per almeno 5 anni o, in alcuni casi, a tempo indefinito.
Il Litio ( Carbolithium ) può essere utile come terapia di mantenimento di seconda linea.
L’assenza di risposta dopo un primo ciclo di trattamento può significare la necessità di aumentare il dosaggio del farmaco oppure il dover passare a un'altra molecola oppure, per chi è affetto da depressione atipica, l’impiego di IMAO ( inibitori delle monoaminoossidasi ) Da assumere, sia il Litio sia gli IMAO, vanno assunti solo sotto controllo specialistico.

È buona norma non sospendere mai bruscamente il trattamento con un farmaco antidepressivo, soprattutto con gli IMAO, perché, dopo somministrazione regolare per 8 settimane, possono presentarsi sintomi come nausea, vomito, cefalea, anoressia, insonnia, brividi, rari casi di ipomania, irrequietezza motoria, ansia e panico. E’ opportuno ridurre gradualmente il dosaggio nell’arco di 4 settimane o anche più se emergono da subito sintomi di sospensione. I farmaci SSRI sono facilmente associati a una sindrome specifica da sospensione. ( Xagena2009 )


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