Tysabri può causare leucoencefalopatia multifocale progressiva riattivando il virus JC
L’EMEA ha fornito ulteriori informazioni di sicurezza riguardanti il medicinale Tysabri ( Natalizumab ), un anticorpo monoclonale indicato nel trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente nei pazienti ad elevata attività della malattia nonostante la terapia con Interferone-beta, oppure nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente grave ad evoluzione rapida.
In Europa sono stati segnalati due casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva ( PML ) in pazienti con sclerosi multipla in trattamento con Tysabri.
In entrambi i casi Tysabri era stato somministrato in monoterapia, e la durata della terapia è stata rispettivamente di circa 17 e 14 mesi.
L'attento monitoraggio clinico da parte dei medici prescrittori rivolto alla possibilità di insorgenza di PML con Tysabri ha avuto un ruolo fondamentale nell'identificazione dei due casi.
Questi casi sottolineano quanto sia importante: monitorare costantemente i pazienti nel corso di tutto il trattamento con Tysabri, e sospendere immediatamente la somministrazione del farmaco in caso di sospetta leucoencefalopatia multifocale progressiva, ed eseguire una valutazione diagnostica appropriata, comprendente la risonanza magnetica per immagini ( RMI ) e l'esame del liquor per la rilevazione del DNA del virus JC.
Fonte: AIFA, 2008
XagenaHeadlines2008