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FDA sull'uso dei farmaci antinfiammatori non-steroidei per COVID-19


L'Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), è a conoscenza di notizie che affermano che l'uso di farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ), come l'Ibuprofene, potrebbe peggiorare la malattia da coronavirus ( COVID-19 ).
Queste notizie fanno seguito a una lettera dell'11 marzo 2020 sulla rivista medica The Lancet, che ipotizzava che l'espressione dell'enzima ACE2 fosse aumentata dai FANS con possibile aggravamento dei sintomi di COVID-19.

Al momento, l'FDA non è a conoscenza di evidenze scientifiche che collegano l'uso dei farmaci FANS, come l'Ibuprofene, con il peggioramento dei sintomi di COVID-19.

L'Agenzia sta studiando questo problema e informerà il pubblico quando saranno disponibili ulteriori informazioni.

Tutte le schede tecniche dei farmaci antinfiammatori contengono avvertenze che l'attività farmacologica dei FANS nella riduzione dell'infiammazione, e possibilmente della febbre, può ridurre l'utilità dei segni diagnostici nel rilevare le infezioni.

Per coloro che desiderano utilizzare opzioni di trattamento diverse dai FANS, esistono altri farmaci da banco e da prescrizione per alleviare il dolore e ridurre la febbre.

L'Agenzia regolatoria degli Stati Uniti suggerisce di parlare con il proprio medico qualora il paziente avesse timore nel far uso dei FANS, e di fare affidamento su questi farmaci per curare le malattie croniche. ( Xagena )

Fonte: FDA, 2020

XagenaHeadlines2020


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