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Lieve alterazione cognitiva nei pazienti anziani che assumono farmaci anticolinergici


Mercoledì 15 Marzo 2006 - I farmaci anticolinergici possono causare una lieve alterazione cognitiva.

Il 9,2% dei 3.072 soggetti studiati che avevano assunto farmaci anticolinergici per un lungo periodo di tempo ha presentato un peggioramento della propria performance cognitiva rispetto ai non utilizzatori e l’80% ha presentato un lieve danno cognitivo contro il 35% dei non utilizzatori.

Secondo i Ricercatori francesi che hanno condotto lo studio, i medici dovrebbero valutare l’uso dei farmaci anticolinergici nei soggetti anziani con lieve alterazione cognitiva prima di decidere di trattare la demenza.

I farmaci anticolinergici sono ampiamente impiegati nei pazienti anziani nel trattamento della sindrome dell’intestino irritabile, dell’incontinenza urinaria e della malattia di Parkinson.

Nella malattia di Parkinson i farmaci anticolinergici, noti anche come antimuscarinici, trovano impiego nella malattia di Parkinson con predominanza di tremore.

Gli anticolinergici più usati nel Parkinson sono: Orfenadrina ( Disipal ), Triesifenidile ( Artane ), Biperidine ( Akineton ), Benzatropina e Prociclidina. ( Xagena )

Fonte: British Medical Journal


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