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Tumore del polmone non-a-piccole cellule ad alta espressione di MET: MetMab associato a Erlotinib migliora la sopravvivenza


Un anticorpo monovalente, MetMab, in combinazione con Erlotinib ( Tarceva ) ha dimostrato di poter aumentare la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da progressione, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) ad alta espressione di MET.
Dallo studio è emerso che la combinazione dei due farmaci riduce di quasi la metà la progressione della malattia e la mortalità rispetto al solo Erlotinib.

Hanno preso parte allo studio 128 pazienti con tumore NSCLC, che sono stati assegnati in modo casuale a ricevere 15 mg/kg per via endovenosa di MetMAb più Erlotinib, oppure placebo più Erlotinib.

I pazienti non erano naive al trattamento.

L'endpoint primario dello studio era rappresentato dalla sopravvivenza libera da progressione; gli endpoint secondari consistevano nella sopravvivenza globale e nel profilo di sicurezza del farmaco.

La sopravvivenza libera da progressione è risultata significativamente prolungata con MetMAb più Erlotinib nei pazienti con alti livelli di MET, con una mediana di 12.4 settimane senza peggioramento della malattia. I pazienti con alta espressione di MET trattati con placebo più Erlotinib hanno vissuto un periodo mediano di 6.4 settimane, senza peggioramento della malattia ( HR= 0.560; p=0.0547 ).

Al contrario, i pazienti, classificati come MET-basso, hanno presentato una sopravvivenza libera da progressione peggiore quando sono stati trattati con MetMAb più Erlotinib, rispetto al placebo più Erlotinib ( HR=2,012; p = 0,0354 ).

La sopravvivenza globale è risultata prolungata nei pazienti con alta espressione di MET, che hanno ricevuto MetMAb più Erlotinib, rispetto ai pazienti con MET-alta trattati con placebo più Erlotinib ( mediana di 7.7 mesi con MetMAb vs 7.4 mesi nel braccio controllo, HR=0.549, p=0.1113 ).

Nei pazienti con MET-basso la sopravvivenza globale era peggiore quanto venivano trattati con MetMAb più Erlotinib, rispetto al placebo più Erlotinib ( HR=3.256, p=0.0142 ).

Nessun segnale inatteso relativo alla sicurezza è stato osservato.

Fonte: 35th European Society for Medical Oncology (ESMO) Congress, 2010

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