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Dopo il caso Vioxx la necessità di lineeguida secondo l’Evidence-based Medicine


Sul The New York Times è apparso il 30 dicembre 2004 un articolo di Barry Meier, dal titolo Is this drug right ?

I medici statunitensi hanno problemi nel decidere quale farmaco antinfiammatorio prescrivere dopo il ritiro dal mercato del Vioxx ( Rofecoxib ) e dell’interruzione, prima del tempo, dello studio APC, che stava valutando il Celebrex ( Celecoxib ).

Già da più di due anni tre importanti istituzioni statunitensi, quali la Mayo Clinic, i Veterans Affairs Department, ed il Kaiser Permanente avevano limitato l’impiego sia del Vioxx che del Celebrex.

La decisione è stata assunta dopo che review sull’impiego degli inibitori COX-2 avevano dimostrato che questi farmaci non presentavano vantaggi significativi rispetto ai vecchi FANS ( farmaci antinfiammatori non-steroidei ).

Eric Matteson, un reumatologo della Mayo Clinic, ha auspicato la diffusione di review basate sull’evidence medicine.

Uno dei più importanti Centri di Medicina basata sull’Evidenza è quello dell’Oregon Health and Science University a Portland.

Già 12 Stati negli Usa utilizzano i report dell’Oregon EPC ( Evidence based Practice Center ).

Il Governo americano ha deciso uno stanziamento di 15 milioni di dollari per la stesura di review secondo la Evidence-based Medicine riguardanti le 10 più comuni patologie, tra cui: ictus, artrite, polmonite, diabete ed ulcere.

Fonte: The New York Times, 2004

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