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Incertezza sulla sicurezza degli antinfiammatori COX-2


Un editoriale del New England Journal of Medicine ipotizza che anche gli altri antinfiammatori coxib ( inibitori COX-2 ) potrebbero avere gli stessi effetti indesiderati del Vioxx.

L’editoriale di Garret A FitzGerald, Pennsylvania University, pubblicato su The New England Journal of Medicine, esprime dubbi sulla sicurezza degli altri antinfiammatori coxib presenti sul mercato.

L’Autore afferma che le gravi complicanze del Vioxx ( Rofecoxib ) potrebbero essere condivise anche dagli altri inibitori COX-2.

L’incertezza regna e finora nessuna Agenzia per il Controllo dei Farmaci, né l’FDA , né l’EMEA, ha espresso un parere al riguardo.

Dal riesame dei dati in possesso alle due Agenzie difficilmente verrà data risposta al quesito.

Infatti, gli studi clinici finora eseguiti erano finalizzati a valutare l’effetto gastroprotettivo degli inibitori COX-2, e non certamente la sicurezza cardiovascolare.

Inoltre, sono dati di breve periodo, mentre lo studio APPROVe ha dimostrato che le gravi reazioni avverse ( infarto miocardico, ictus ) del Vioxx possono comparire dopo circa 18 mesi di trattamento.

In attesa che vengano pianificati studi clinici di lungo periodo, è molto probabile attendersi limitazioni all’uso dei farmaci ad azione inibitoria selettiva della cicloossigenasi-2.
Potrebbero essere esclusi dall’impiego i pazienti a più alto rischio di eventi cardiovascolari, o in cui si manifesta ipertensione.

Alcuni Specialisti hanno già indicato una soluzione: ritornare ai vecchi FANS, associandoli a Misoprostolo o agli inibitori della pompa protonica con l’obiettivo di proteggere lo stomaco.

XagenaHeadlines2004

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